amore e lotta tra folk, progressive e world music
Il primo disco della cantautrice romana Giulia Tripoti ha un sound che rispecchia la sua poliedrica formazione artistica, dal pop alla canzone d’autore, passando per progressive, rock, elettronica, canti di lotta e world music. Tra gli special guest spicca il nome del bassista di fama internazionale Tony Levin (King Crimson, Peter Gabriel, etc..) e il suo chitarrista Markus Reuter (entrambi provenienti dagli Stick Men trio); il grande artista greco-turco al bouzouki Orhan Osman (ha collaborato con Dave Weckl nel suo ultimo album): il violinista dei Modena City Ramblers (band con cui Giulia ha più volte collaborato) Francesco Moneti. Il disco è stampato e distribuito dall’etichetta Terre Sommerse; interamente prodotto e registrato da Giulia Tripoti e mixato-masterizzato dalla stessa assieme a Giancarlo Grevi. Il disco è interamente disegnato da Lucio Villani.
special guests internazionali di “Arrovesciata”
Tony Levin basso e stick bass in “gli elefantini arrovesciati” e “cuore-guaina”
Markus Reuter Touch Guitars® U8 in “gli elefantini arrovesciati” e “cuore-guaina”
Orhan Osman bouzouki, cura, laouto in “scendo in piazza”
Francesco Moneti violino
musicisti di ARROVESCIATA
Lucio Graziano batteria acustica e batteria elettronica in “fischia il vento”, “scendo in piazza”, “questa valle che resiste”, “acqua controcorrente”, “i ribelli della montagna/partigiani”, “tango dentro”, “stai a dormì”, “stasera escort”, “questo mio amore”
Marco Migliarino basso, chitarra elettrica e combus saz in “fischia il vento”, “scendo in piazza”, “questa valle che resiste”, “acqua controcorrente”, “i ribelli della montagna/partigiani”, “tango dentro”, “stai a dormì”, “stasera escort”, “questo mio amore”, “ninna a Gaza”, “la torre di Valerio”
Luca Proietti chitarra elettrica ed acustica in “questa valle che resiste”, “cuore-guaina”, “acqua controcorrente”, “ninna a Gaza”, “questo mio amore”